Se, specialmente dopo il Congresso di Roma, il Partito nel suo complesso fosse stato messo in grado di conoscere la situazione dei nostri rapporti internazionali, esso probabilmente non sarebbe ora nelle condizioni di confusione in cui si trova. In ogni caso teniamo ad affermare con molta energia, perché sia sventato il triste gioco di alcuni elementi irresponsabili che pare trovino la loro felicità politica nell'inasprire le piaghe della nostra organizzazione, che noi riteniamo possibile venire ad un accordo con il compagno Bordiga e pensiamo che tale sia anche l'opinione del compagno Bordiga stesso.
L'impostazione della discussione
È secondo questo indirizzo generale che noi riteniamo debba essere impostata la discussione per il nostro congresso. Nel periodo che abbiamo attraversato dalle ultime elezioni parlamentari, il Partito ha condotto un'azione politica reale che è stata condivisa dalla grande maggioranza dei nostri compagni. Sulla base di questa azione, il Partito ha triplicato il numero dei suoi soci, ha sviluppato in modo notevole la sua influenza nel proletariato tanto che si può dire essere il nostro Partito il piú forte tra i partiti che hanno una base nella Confederazione generale del lavoro.
Si è riusciti in questo periodo a porre concretamente il problema fondamentale della nostra rivoluzione: quello dell'alleanza tra operai e contadini. Il nostro Partito, in una parola, è diventato un fattore essenziale della situazione italiana. Su questo terreno dell'azione politica reale si è creata una certa omogeneità tra i nostri compagni.
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