Al punto IV del riassunto si dice: «Dovunque esista foss'anco una dozzina di proletari o semi proletari, il PC deve avere una cellula organizzata». Al punto V: «In ogni istituzione non di partito, deve esserci una cellula del Partito comunista rigorosamente sottoposta al Partito». È evidente che in questi due punti si vuole fare la distinzione tra la cellula, base organizzativa del Partito e la frazione, organismo di lavoro e di lotta del Partito nelle associazioni di massa.
Che sia cosí risulta: - Dalle tesi scritte da Lenin nel 1915 per l'ala sinistra di Zimmerwald, cioè per il nucleo rivoluzionario che fonderà nel 1919 l'Internazionale comunista. E risulta dal discorso tenuto da Lenin al III Congresso sul comma speciale dedicato all'organizzazione ed alla struttura dei Partiti comunisti. Lenin si pone la questione: - Perché solo il Partito comunista russo è organizzato per cellule? Perché non sono state messe in esecuzione le disposizioni del II Congresso che indicavano nel sistema delle cellule il sistema proprio dei Partiti comunisti? E Lenin risponde a queste domande affermando che la responsabilità di ciò è dei compagni russi e sua propria, in quanto nelle tesi del II Congresso si è parlato un linguaggio troppo russo e poco «europeo», cioè si è fatto riferimento all'esperienze russe senza renderle attuali, senza spiegarle, supponendo che esse fossero conosciute e comprese. Le tesi del III Congresso sulla struttura del Partito comunista, scritte o direttamente da Lenin o sottoposte al suo controllo, sono dunque non una «scoperta», come dice il compagno Bordiga, ma la traduzione in linguaggio comprensibile agli «europei», delle enunciazioni rapide e per accenni contenute nelle tesi del II Congresso.
| |
Partito Partito Partito Partito Lenin Zimmerwald Internazionale Lenin III Congresso Partiti Partito II Congresso Partiti Lenin II Congresso III Congresso Partito Lenin Bordiga II Congresso
|