Per esse era chiaro oramai che le vecchie organizzazioni tradizionali erano diventate mera forma senza contenuto, che la tradizione non era là dove un'etichetta sembrava indicarlo, ma viveva solo nell'organizzazione del Partito comunista. Questo fu il significato della venuta del compagno Serrati nel nostro Partito. Essa rivelava e sanzionava un processo molecolare che si era svolto oscuramente nella massa dei lavoratori italiani dopo la scissione di Livorno, negli anni neri del 1921 e 1922, e per il quale tutto ciò che di sincero, di onesto, e di intrepido esisteva nel proletariato rivoluzionario si era incorporato nel nostro Partito, spostando radicalmente le posizioni dei partiti che si richiamano alla classe operaia.
Il compagno Serrati è morto nelle prime file del Partito comunista d'Italia, nelle prime file dell'Internazionale comunista. Ci pare che anche nella sua morte cosí tragica ci sia un simbolo e una testimonianza.
Essa ha rivelato in forma drammatica come l'atroce invisibile lotta che i militanti rivoluzionari debbono condurre quotidianamente per mantenere, nonostante tutto, integre le posizioni della classe operaia di fronte alla classe dominante, comporti il sacrifizio della propria vita.
Essa nello stesso tempo in cui porta le masse a onorare e salutare il compagno caduto per la causa comune, deve portare le masse a stringersi sempre piú attorno al Partito che del caduto conserverà la memoria e continuerà l'opera.
Un esame della situazione italiana(38)
L'esame che stiamo per fare si propone: a) di verificare la linea generale stabilita dal III Congresso del nostro Partito; b) accertare i mutamenti che si sono verificati nella situazione del paese per determinare i punti sui quali l'azione immediata del Partito deve essere intensificata, dato che il nostro esame ci porti a concludere che la prospettiva generale non è mutata radicalmente.
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