Infatti i partiti d'opposizione sia pure in forme inadeguate e vischiose tendono a creare e mantenere un distacco tra le masse popolari e il fascismo. L'Azione cattolica, invece, rappresenta oggi una parte integrante del fascismo, tende attraverso l'ideologia religiosa a dare al fascismo il consenso di larghe masse popolari, ed è destinata in certo senso, nell'intenzione di una tendenza fortissima del Partito fascista (Federzoni, Rocco, ecc.), a sostituire lo stesso Partito fascista nella funzione di partito di massa e di organismo di controllo politico sulla popolazione. Ogni nostro successo sia pure limitato nel campo dell'Azione cattolica significa per tanto che noi riusciamo a impedire lo svolgimento della politica fascista in un campo che sembrava precluso a qualsiasi iniziativa proletaria.
Concludendo su questo punto possiamo affermare che la linea politica del III Congresso è stata verificata come giusta e il bilancio della nostra azione per il fronte unico è largamente attivo.
La crisi economica generale è l'elemento fondamentale della crisi politica. Occorre esaminare gli elementi di questa crisi perché tra di essi alcuni sono inerenti alla situazione generale italiana e funzioneranno negativamente anche nel periodo di dittatura proletaria. Questi elementi principali possono essere cosí fissati: dei tre elementi che tradizionalmente costituiscono l'attivo della bilancia italiana, due, le rimesse degli emigrati e l'industria del forestiero sono crollati. Il terzo elemento, l'esportazione, subisce una crisi.
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