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      Dimentica cioč che i vari governi succedutisi in Russia dal febbraio all'ottobre 1917 erano governi imperialisti e borghesi, i quali non avrebbero mai attuato quella riforma agraria della quale i democratici ed i riformisti sono cosí entusiasti a parole.
      Solo l'alleanza degli operai e dei contadini, solo la rivoluzione bolscevica ha realizzato quell'enorme rovesciamento delle basi della economia russa. Nessun regime democratico, neanche del dopoguerra, ha attuato qualcosa di simile; nell'Occidente europeo non vi si č nemmeno potuto pensare. Gli incerti tentativi di Rumenia e di Polonia stanno miseramente fallendo. Nell'esame delle attuali condizioni economiche russe, l'on. Baldesi, come tutti i suoi amici, non tengono innanzi tutto conto delle condizioni dell'anteguerra. In un libro di Harvey Fischer su I debiti interalleati edito nel 1924 dal Trust dei banchieri di New York, abbiamo trovato una statistica concernente la popolazione, l'imposta e il reddito nazionale dei diversi paesi nell'anteguerra. Il reddito per ogni abitante era di 351 dollari per quelli degli Stati Uniti, di 226 dollari per quelli dell'Inghilterra, di 182 dollari per quelli della Francia, e solo di 43 dollari per quelli della Russia. Per reddito nazionale la Russia era al di sotto anche della Grecia, della Turchia, della Bulgaria, della Serbia. Si sono poi seguite la guerra, la rivoluzione e, poi, la guerra civile.
      Non la rivoluzione che si č svolta in pochi giorni a Mosca e a Leningrado, come in tutto il paese, ma l'intervento delle grandi potenze europee, di quei regimi liberali e democratici che sono cari al Mondo e all'on.


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Scritti politici
Terza parte
di Antonio Gramsci
pagine 415

   





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