In conclusione, quali saranno le basi della società soviettista? Le materie e gli strumenti di produzione ai produttori, le miniere, le fabbriche, i trasporti, le banche appartengono alla collettività, da cui infatti sono gestiti perché non è possibile il loro spezzettamento fra i singoli. La terra è coltivata dai contadini in economia famigliare poiché non c'è ancora stata nella campagna la trasformazione industriale che sola può mutare la mentalità e la psicologia individualistica del rurale: ma in ogni campo il dominio e lo sfruttamento capitalistico è abolito. I contadini russi saranno cosí sciocchi da lasciare rifiorire la grande proprietà? Al Mondo lo si crede. Noi lo neghiamo, riferendoci alla influenza sempre maggiore delle economie collettive, industriale e finanziaria, e pensando che questo indurrà e faciliterà il passaggio delle piccole aziende private alle grandi aziende collettive. L'industrializzazione della produzione agricola è inevitabile, ma è nell'interesse stesso delle classi contadine che essa avvenga nelle forme collettive, anziché nella direzione capitalistica.
Infine, notevolissimo è ancora lo slancio con cui da ogni parte del mondo si guarda a Mosca. Che cosa possono dire ormai le democrazie ai popoli oppressi, alle classi soggette? I popoli coloniali non hanno ormai provato a proprie spese l'ipocrisia delle formule democratiche, libertà, autodecisione dei popoli? Le classi soggette non hanno forse appreso che in regime borghese non può esservi per loro libertà e benessere?
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Mondo Mosca
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