Due classi sono oggi di fronte: proletariato e borghesia; dalla lotta fondamentale di queste due classi è determinata l'attuale situazione. Ma nessuna di queste due classi è isolata: ognuna di esse ha degli alleati reali e potenziali; la borghesia ha il sopravvento perché è aiutata dai suoi alleati, perché dispone di un sistema di forze da lei controllate e dirette; il proletariato lotta anche per strappare questi alleati alla borghesia e per farsene le proprie forze ausiliarie. La concentrazione repubblicana è l'espressione politica di questa oscillazione delle forze medie, di questo latente squilibrio delle forze che decideranno sulle sorti del duello storico fra le due classi fondamentali. Se queste forze si sposteranno come masse, se avverrà la frana sociale degli strati intermedi verso la concentrazione repubblicana, la borghesia come «classe» si sposterà immediatamente sullo stesso terreno, diventerà repubblicana in 24 ore perché non vorrà rimanere isolata, perché capirà che solo con un tal movimento potrà conservare le sue posizioni essenziali. La Voce è di una ingenuità commovente quando si richiama all'atteggiamento dei gruppi di sinistra della borghesia antifascista (popolari e democrazie legalitarie); oggi in Germania il presidente della repubblica si chiama Hindenburg e il capo di governo si chiama dott. Marx, del Centro cattolico: è molto probabile che ancora nell'ottobre 1918 né l'uno né l'altro pensasse di poter essere il capo dello Stato e il capo del governo di una repubblica germanica.
| |
Voce Germania Hindenburg Centro Stato
|