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      Abolizione dell'autorizzazione maritale. Divorzio. Suffragio universale uguale e diretto a tutti i cittadini, uomini e donne. Scrutinio di lista a larga base. Rappresentanza proporzionale.
      Costituzione di un vasto demanio mediante la proprietà delle Opere pie, degli Enti pubblici e con la espropriazione di tutte le terre incolte e mal coltivate.
      Energica tassazione dei beni ereditari e limitazione dei gradi successori.
      Imposta diretta e progressiva con accertamento integrale.
      Libertà di sciopero, di riunione, di organizzazione, di stampa.
      Trasformazione ed epurazione della polizia. Abolizione della polizia politica. Abolizione dell'intervento dell'esercito per ristabilire l'ordine.
      Giustizia gratuita e giudice elettivo.
      I minimi salari elevati in rapporto alle necessità della esistenza. Massimo legale di 8 ore di lavoro. A uguale lavoro uguale salario per gli uomini e le donne. Trasformazione della beneficenza in assistenza e previdenza sociale. Pensioni operaie.
      Sequestro della metà di tutte le sostanze guadagnate con forniture di guerra.
      Esercito: mantenerlo fino allo smembramento dell'impero austro-ungarico, per quindi diminuirne gli effettivi al minimo.
      Religione: anticlericalismo integrale; espulsione dei preti, dei frati e delle monache.
      Amministrazione: riforma radicale della burocrazia, divenuta oggi fine a se stessa e Stato nello Stato. Sviluppo delle autonomie regionali e comunali. Decentramento. Diminuire gli impiegati di due terzi, raddoppiando gli stipendi. Concorsi difficili ma non teorici.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





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