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      Il proletariato diventa classe dominante e si pone a capo di tutte le forze rivoluzionarie del paese solo quando sperimentalmente, per una riprova della realtà storica, le tendenze collaborazioniste dimostrano di essere incapaci a risolvere la crisi economica e politica. I massimalisti non hanno voluto convincersi a Livorno di questa verità che scaturisce da tutta la dottrina marxista: essi hanno creduto di potere con la coercizione ideologica di una vuota disciplina di partito impedire che il processo storico si attuasse integralmente in tutti i suoi momenti e che un anello della catena potesse essere saltato. Sono stati puniti nel loro orgoglio miracolista. Per la mancanza di ogni capacità politica e di ogni comprensione della storia reale del popolo italiano, essi hanno raggiunto solo il miserabile successo di ritardare artificialmente un esperimento che a quest'ora sarebbe già stato liquidato dalle sue stesse risultanze, e quindi hanno ai dolori e alle sofferenze imposte alla classe operaia dall'oppressione capitalista aggiunto nuovi dolori e nuove sofferenze che avrebbero potuto essere risparmiate.
      La mano dello straniero34
     
      Quale pressione hanno esercitato gli interessi e gli agenti stranieri nella determinazione e nello svolgimento della crisi parlamentare italiana, oggi solo provvisoriamente e malamente conclusa? A questo proposito, come è facile comprendere, è dato a noi disporre solo di indizi molto vaghi e generici: la molteplicità degli indizi rappresenta però, di per se stessa, un documento di alto valore storico e di carattere probativo.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





Livorno