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      Se ciò non intendono oggi coloro che hanno la responsabilità dell'estrema disfatta della classe operaia, questa ha ben diritto di chiedere domani conto ad essi, facendone espiare con il sangue le colpe di viltà e di tradimento.
      Tutto oggi è a favore della lotta generale: l'esperienza del passato e la realtà presente; la volontà delle masse e le condizioni di vita in cui le vorrebbe spingere la classe padronale. Non intendere questo, opporsi anche oggi alla unità delle forze operaie, impedirne con vani compromessi la realizzazione, significa macchiarsi di un delitto che nella storia si paga di persona.
      Le origini del gabinetto Mussolini36
     
      Gli elementi della crisi italiana, che ha avuto una soluzione violenta con l'avvento del fascismo al potere, possono essere brevemente riassunti nel modo seguente.
      La borghesia italiana è riuscita a organizzare il suo Stato non tanto mediante la propria forza intrinseca quanto per essere stata favorita nella sua vittoria sulle classi feudali e semifeudali da tutta una serie di circostanze d'ordine internazionale (la politica di Napoleone III nel 1852-60, la guerra austro-prussiana del 1866, la sconfitta della Francia a Sedan e lo sviluppo che prese a seguito di questo avvenimento l'impero tedesco). Lo Stato borghese s'è cosí sviluppato piú lentamente e seguendo un processo che non è dato osservare in molti altri paesi. Il regime italiano alla vigilia della guerra non oltrepassava i limiti del puro regime costituzionale; non si era ancora prodotta la divisione dei poteri; le prerogative parlamentari erano molto limitate; non esistevano grandi partiti politici parlamentari.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





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