Pagina (142/418)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ha la classe operaia la sua ideologia?
      Perché i partiti proletari italiani sono sempre stati deboli dal punto di vista rivoluzionario? Perché hanno fallito quando dovevano passare dalle parole all'azione? Essi non conoscevano la situazione in cui dovevano operare, essi non conoscevano il terreno in cui avrebbero dovuto dare la battaglia. Pensate: in piú di trenta anni di vita, il partito socialista non ha prodotto un libro che studiasse la struttura economico-sociale dell'Italia. Non esiste un libro che studi i partiti politici italiani, i loro legami di classe, il loro significato. Perché nella Valle del Po il riformismo si era radicato cosí profondamente? Perché il partito popolare, cattolico, ha piú fortuna nell'Italia settentrionale e centrale che nell'Italia del sud, dove pure la popolazione è piú arretrata e dovrebbe quindi piú facilmente seguire un partito confessionale? Perché in Sicilia i grandi proprietari terrieri sono autonomisti e non i contadini, mentre in Sardegna sono autonomisti i contadini e non i grandi proprietari? Perché in Sicilia e non altrove si è sviluppato il riformismo dei De Felice, Drago, Tasca di Cutò e consorti? Perché nell'Italia del sud c'è stata una lotta armata tra fascisti e nazionalisti che non c'è stata altrove? Noi non conosciamo l'Italia. Peggio ancora: noi manchiamo degli strumenti adatti per conoscere l'Italia, cosí com'è realmente e quindi siamo nella quasi impossibilità di fare previsioni, di orientarci, di stabilire delle linee d'azione che abbiano una certa probabilità di essere esatte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





Italia Valle Italia Italia Sicilia Sardegna Sicilia De Felice Drago Tasca Cutò Italia Italia Italia