Dirò in breve ciò che penso.
Dobbiamo insistere poco sul passato specialmente per ciò che riguarda il nostro partito Accenneremo all'estrema confusione che si è prodotta in Italia per il fenomeno fascista, determinato dalla mancanza di unità della nazione, dal dissolvimento dello Stato per l'entrata nella vita storica di enormi masse popolari che non sapevano contro chi lottare, per la debolezza di sviluppo del capitalismo che di fatto non ha sottomesso al suo controllo l'economia del paese, poiché esistono ancora in Italia un milione di artigiani e la stragrande maggioranza dell'agricoltura è precapitalistica. Inoltre la questione dei rapporti tra città e campagna si pone in Italia, per la questione meridionale, su una base territoriale netta, determinando la nascita di partiti autonomisti o di partiti come la democrazia sociale, di tipo originale. Questa confusione la facciamo servire per spiegare l'incertezza di molti atteggiamenti del partito e di un certo settarismo che aveva paralizzato il partito. La situazione si è chiarita, e ciò è indubbio. Il fascismo ha determinato il suo carattere. Le elezioni hanno dato modo di spingere la situazione dei partiti a una certa chiarezza. Esame dei partiti piccoli borghesi: popolare e repubblicano per l'Italia settentrionale e centrale, rappresentanti dei contadini e degli artigiani, della democrazia sociale nel Mezzogiorno, con le sue appendici di nittismo, amendolismo, ecc. — significato dell'entrata nel listone di Orlando e De Nicola, santoni meridionali che rappresentano il tentativo del capitalismo borghese di trovare una certa unificazione nel fascismo o di impedire che l'unità, anche per un istante, appaia infranta.
| |
Accenneremo Italia Stato Italia Italia Italia Mezzogiorno Orlando De Nicola
|