Molti di questi uomini incarnano le piú vecchie tradizioni d'organizzazione delle masse e, di conseguenza, la piú grande forza reazionaria esistente in Italia, forza tanto piú temibile in quanto insidiosa e inafferrabile. Il fascismo prima di tentare il suo colpo di Stato dovette trovare un accordo con essa. Si dice che il Vaticano, benché molto interessato all'avvento del fascismo al potere, abbia fatto pagare molto caro l'appoggio al fascismo. Il salvataggio del Banco di Roma, dove erano depositati tutti i fondi ecclesiastici, è costato, a quel che si dice, piú di un miliardo di lire al popolo italiano.
Poiché si parla spesso del Vaticano e della sua influenza senza conoscerne esattamente la struttura e la reale forza d'organizzazione, non è senza interesse darne un'idea precisa. Il Vaticano è un nemico internazionale del proletariato rivoluzionario. È evidente che il proletariato italiano dovrà risolvere in gran parte con mezzi propri il problema del papato, ma è egualmente evidente che non vi arriverà da solo, senza il concorso efficace del proletariato internazionale. L'organizzazione ecclesiastica del Vaticano riflette il suo carattere internazionale. Essa costituisce la base del potere del papato in Italia e nel mondo. In Italia si trovano due tipi diversi d'organizzazione cattolica: 1) l'organizzazione di massa, religiosa per eccellenza, ufficialmente basata sulla gerarchia ecclesiastica: è l'Unione popolare dei cattolici italiani, o, come è chiamata correntemente nei giornali, l'Azione cattolica; 2) un partito politico, il Partito popolare italiano, che per poco non è entrato in conflitto aperto con l'Azione cattolica.
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