La grande istituzione mondiale chiamata l'Apostolato della preghiera è creazione dei gesuiti: essa abbraccia 26 milioni di aderenti divisi in gruppi di 15 persone, che hanno ciascuno alla testa un «fervente» e una «fervente». Essa distribuisce una pubblicazione periodica centrale che esce in 51 edizioni diverse e in 39 lingue, fra le quali 6 dialetti indiani, uno del Madagascar ecc., conta un milione e mezzo di abbonati e ha una tiratura di 10 milioni di esemplari. L'Apostolato della preghiera è indubbiamente una delle migliori organizzazioni di propaganda religiosa. Sarebbe molto interessante studiare i suoi metodi. Essa riesce con mezzi molto semplici a esercitare una influenza enorme sulle larghe masse della popolazione rurale, eccitandone il fanatismo religioso e suggerendo la politica che piú conviene agli interessi della Chiesa. Una delle sue pubblicazioni, certamente la piú diffusa, costava prima della guerra due soldi l'anno: era un foglietto illustrato di carattere sia religioso che politico. Ricordo aver letto nel 1912 il passaggio seguente: «Noi raccomandiamo a tutti i nostri lettori di pregare per i fabbricanti di zucchero proditoriamente attaccati dai cosiddetti antiprotezionisti, vale a dire i framassoni e i miscredenti». Era l'epoca in cui il partito democratico in Italia conduceva una vivace campagna contro il protezionismo doganale, urtando cosí gli interessi dei zuccherieri. I propagandisti del libero scambio erano, a quest'epoca, spesso attaccati dai contadini, ispirati dai gesuiti dell'Apostolato della preghiera.
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