Dopo il discorso del 3 gennaio56
Situazione politicaNell'ultima riunione del Comitato centrale si era detto che la situazione politica e generale era tale da far giudicare che la parola d'ordine dei comitati operai e contadini potesse trasformarsi da parola di agitazione in parola di azione: potesse, cioè entrare nella fase della realizzazione concreta. A questa realizzazione noi avevamo affermato che doveva essere rivolta l'attività del partito e dei suoi organi; fino ad oggi, però, non abbiamo ottenuto in questo campo grandi risultati.
Come si è intanto sviluppata la situazione politica in questo periodo di tempo? Le opposizioni avevano pensato effettivamente a provocare un movimento antifascista, il quale avrebbe dovuto avere il suo sbocco a Milano, con cui giungere alla caduta del fascismo e alla instaurazione della dittatura militare. Ma quando si trattò di affrontare concretamente il problema della esecuzione di questo piano, nel Comitato delle opposizioni si manifestarono delle divergenze e dei dissidi, naturalmente difficili da superare, e in realtà non si concluse nulla di serio. Il fascismo, consapevole di questo piano delle opposizioni, reagì con un'azione che ebbe come suo punto culminante il famoso discorso di Mussolini; e il governo, con i provvedimenti relativi alla stampa i quali resero impossibile la pubblicazione dei documenti scandalistici che servivano all'opposizione per la sua campagna fra le masse popolari, tolse all'Aventino l'unica sua forza e liquidò senz'altro le opposizioni.
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Comitato Milano Comitato Mussolini Aventino
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