Gli unitari si sono posti completamente sul terreno costituzionale; quanto ai massimalisti, essi sentono che le opposizioni vorrebbero cacciarli dal loro seno per formare un blocco elettorale da cui debbono naturalmente essere esclusi i gruppi politici che, anche soltanto verbalmente, facciano delle affermazioni anticostituzionali; ma i massimalisti faranno il possibile per trovare un compromesso e per restare nelle opposizioni.
Con coloro che, nel seno dell'opposizione, vogliono l'insurrezione noi dobbiamo mantenere dei rapporti; anzitutto perché ciò ci è utile dal punto di vista informativo, e poi perché è bene seguire certe correnti che si vanno determinando e dalle quali si sentono, ad esempio, delle dichiarazioni come la seguente: non vi è piú via di mezzo tra il fascismo e il comunismo, e noi scegliamo il comunismo. Affermazioni di questo genere, oltre ad avere un valore reale, sono anche degli indizi non trascurabili della disgregazione che va producendosi e approfondendosi nell'Aventino.
Particolarmente ci interessano gli atteggiamenti di Miglioli e di Lussu. Miglioli riprende la pubblicazione del suo giornale e, con la richiesta di mezzi da parte nostra, si lega a noi, mentre accetta una redazione formata in parte di elementi nostri. In questo giornale, che temporaneamente rimane organo estremista popolare, Miglioli farà una campagna in favore dell'adesione all'Internazionale rossa dei contadini; nel campo dell'organizzazione, egli convocherà dei convegni contadini ai quali parteciperanno rappresentanti nostri e dell'Internazionale rossa dei contadini.
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