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      Serrati esagera quando dice che la situazione dall'ultima Centrale a oggi si è capovolta. Le opposizioni avevano un'influenza sulle masse, ma noi sappiamo, e lo abbiamo sempre affermato, che la borghesia è attaccata al fascismo: i borghesi e il fascismo stanno fra di loro nel rapporto con cui gli operai e i contadini si trovano verso il Partito comunista russo.
      Serrati. Dicevo capovolta nel senso della speranza che era diffusa nelle masse.
      Gramsci. Anche questo non è esatto.
      Serrati. È almeno piú esatto.
      Gramsci. Le masse erano influenzate dalla borghesia, ma con una grande oscurità e confusione: ora, dinanzi a cento di confusione, dieci di chiarezza rappresentano per noi un vantaggio.
      Serrati. Hai ragione.
      Gramsci. Oggi le classi hanno preso posizione su scala nazionale. Il fascismo ha ridato alla borghesia una coscienza e una organizzazione di classe. In questo processo di omogeneizzazione che si è compiuto la classe operaia ha pure fatto un progresso: si è uniformizzata. L'alleanza fra gli operai e i contadini ha fatto un passo in avanti; l'atteggiamento di Miglioli e di Lussu ne sono un indizio, e in questo senso hanno un valore e meritano la nostra attenzione. In quanto si è creato un nuovo ordinamento nelle forze sociali del paese, dobbiamo riconoscere che si è fatto un progresso.
      L'attività del partito ha avuto delle manchevolezze. Ma non si può non riconoscere un notevole miglioramento nel partito in generale, una maggiore iniziativa nelle organizzazioni locali. Il partito è oggi uno strumento di lotta migliore che nel passato e migliorerà nel movimento e in quanto l'azione si intensificherà.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





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