Le forze economiche, che in Italia sono sempre state insufficienti, non sono aumentate. Si verifica oggi una concentrazione economica che provocherà o accelererà il distacco delle classi medie dalla borghesia. Fino ad oggi la piccola borghesia aveva avuto in Italia una funzione economica: la funzione del risparmio. Il piccolo risparmio dell'Italia meridionale aveva una grande importanza; un tempo esso era investito in buoni del tesoro, poi si raccolse nella Banca di sconto, e in questi ultimi tempi nelle due banche di emissione dell'Italia meridionale: il Banco di Napoli ed il Banco di Sicilia. Oggi il fascismo vuole unificare l'emissione per assorbire i due banchi meridionali e realizzare la massima concentrazione del capitale. Al monopolio politico corrisponde, cioè, il monopolio economico completo della grande borghesia rappresentata dal fascismo.
Ciò avrà le sue conseguenze, specialmente nell'Italia meridionale: il colpo dato alle banche meridionali e alle forze politiche che ad esse si appoggiavano e a tutta l'economia meridionale non potrà non provocare delle reazioni ed aprire dei contrasti.
Il modo come viene risolta la questione del pagamento dei vecchi debiti e quella dei prestiti americani avrà pure delle conseguenze gravi: piú di metà dell'industria italiana cadrà in mano degli stranieri; per cui gli operai saranno doppiamente sfruttati e doppiamente spinti alle agitazioni e alle lotte; e nella piccola borghesia si produrrà, come reazione a questa colonizzazione dell'Italia, una rinascita del sentimento nazionale in opposizione al fascismo.
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