La piccola borghesia, inoltre, con la liquidazione del rassismo, viene a perdere dei privilegi che si era illusa di essersi conquistata per sé e di poter mantenere, mantenendo nelle sue mani il potere. Nell'interno stesso del fascismo, quindi, che recluta nei suoi quadri organizzati specialmente elementi provenienti dalla piccola borghesia, si produrranno delle lotte. Il fascismo, infine, con le ultime leggi relative alle amministrazioni comunali e alle organizzazioni sindacali, ha distrutto tutti gli organismi di massa, ha annullato ogni forza di manifestazione della volontà popolare, ha di fatto annullato i poteri rappresentativi. I fascisti attueranno una specie di rastrellamento tra i contadini, allettando gli elementi piú corruttibili con le cariche di rettore e altre del genere; e anche nel campo industriale rastrelleranno uno strato di operai, formato di elementi direttivi, che corromperanno con la concessione di determinati privilegi (cariche nelle corporazioni, ecc.). Gli elementi che erano coi riformisti passeranno coi fascisti; e ciò darà una certa efficienza reale all'organizzazione fascista e risolverà momentaneamente e apparentemente la situazione. Ma in realtà preparerà una situazione ancora piú grave. Fra i contadini l'amministrazione comunale ha un'importanza enorme; e le nomine dei rettori cagioneranno delle lotte asprissime, anche nell'interno dello stesso fascismo, fino a determinare una situazione di sollevamento terribile. E, d'altra parte lo sforzo fascista di disgregare le masse proletarie creando un'aristocrazia operaia con elementi proletari corrotti, non riuscirà a contenere la pressione delle masse eccessivamente sfruttate e spinte dalle necessità economiche; e specialmente se noi riusciremo a dare a queste masse un'organizzazione.
| |
|