Lo strato superiore molto ristretto, che di solito è costituito di parlamentari e di intellettuali strettamente legati spesso alla classe dominante. Lo strato inferiore costituito di operai e contadini, di piccoli borghesi urbani, come massa di partito o come massa di popolazione influenzata dal partito. Uno strato intermedio che nella situazione attuale ha un'importanza ancora superiore all'importanza che aveva nei periodi normali in quanto rappresenta spesso il solo strato attivo e politicamente vivace di questi partiti. È questo strato intermedio che mantiene il legame tra il superiore gruppo dirigente e le masse del partito e della popolazione influenzata dal partito. È sulla compattezza di questo strato medio che i gruppi dirigenti contano per una futura ripresa dei diversi partiti e per una ricostruzione di essi partiti su una larga base. Ora è appunto su una notevole parte di questi strati medi dei diversi partiti a carattere popolare che si esercita la influenza del movimento per il fronte unico. È in questo strato medio che si verifica questo fenomeno molecolare di disgregazione delle vecchie ideologie e dei vecchi programmi politici e si vedono gli inizi di una nuova formazione politica sul terreno del fronte unico. Vecchi operai riformisti o massimalisti che esercitano una larga influenza in certe fabbriche o in certi quartieri urbani, elementi contadini che nei villaggi o nei borghi di provincia rappresentano le personalità piú avanzate del mondo rurale, ai quali i contadini del villaggio o del borgo ricorrono sistematicamente per avere consigli e direttive pratiche; piccoli intellettuali di città che come esponenti del movimento cattolico di sinistra irraggiano nella provincia un'influenza che non può e non deve essere misurata dalla loro modestia, ma dev'essere misurata dal fatto che in provincia appaiono come una tendenza di quel partito che i contadini erano abituati a seguire.
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