Ossia pure, siamo per passare dalla prima delle due fasi suddette a una fase intermedia, nella quale una determinata forma di organizzazione tecnica può accelerare l'organizzazione politica delle masse e quindi accelerare il passaggio alla fase risolutiva della conquista del potere? Questi problemi secondo me debbono essere posti in discussione, ma è evidente che la loro soluzione non è possibile in un piano puramente teorico: essa è possibile solo sulla base di dati concreti relativi all'efficienza reale sia delle forze rivoluzionarie che delle forze borghesi.
Alcune serie di osservazioni e di criteri devono essere posti alla base di questo esame:
1) L'osservazione che nei paesi a capitalismo avanzato la classe dominante possiede delle riserve politiche ed organizzative che non possedeva per esempio in Russia. Ciò significa che anche le crisi economiche gravissime non hanno immediate ripercussioni nel campo politico. La politica è sempre in ritardo e in grande ritardo sull'economia. L'apparato statale è molto piú resistente di quanto spesso non si può credere e riesce ad organizzare nei momenti di crisi forze fedeli al regime piú di quanto la profondità della crisi potrebbe lasciar supporre. Ciò si riferisce specialmente agli Stati capitalistici piú importanti. Negli Stati periferici tipo della serie, come l'Italia, la Polonia, la Spagna e il Portogallo, le forze statali sono meno efficienti. Ma in questi paesi si verifica un fenomeno che deve essere tenuto nel massimo conto.
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