La sparizione del tipo semifeudale del redditiero è in Italia una delle condizioni maggiori del rivolgimento industriale (è, in parte, il rivolgimento stesso), non una conseguenza. La politica economico-finanziaria dello Stato è lo strumento di tale sparizione: ammortamento del debito pubblico, nominatività dei titoli, maggior peso della tassazione diretta su quella indiretta nella formazione delle entrate di bilancio. Non pare che questo sia o sia per diventare l'indirizzo della politica finanziaria. Anzi, lo Stato crea nuovi redditieri, cioè promuove le vecchie forme di accumulazione parassitarla del risparmio e tende a creare dei quadri chiusi sociali. In realtà, finora l'indirizzo corporativo ha funzionato per sostenere posizioni pericolanti di classi medie, non per eliminare queste, e sta sempre piú diventando, per gli interessi costituiti che sorgono sulla vecchia base, una macchina di conservazione dell'esistente cosí come è e non una molla di propulsione. Perché? Perché l'indirizzo corporativo è anche in dipendenza della disoccupazione: difende agli occupati un certo minimo di vita che, se fosse libera la concorrenza, crollerebbe anche esso, provocando gravi rivolgimenti sociali, e crea occupazioni di nuovo tipo (organizzativo e non produttivo) ai disoccupati delle classi medie. Rimane sempre una via d'uscita: l'indirizzo corporativo, nato in dipendenza di una situazione cosí delicata, di cui bisogna mantenere l'equilibrio essenziale, a tutti i costi, per evitare una immane catastrofe, potrebbe procedere a tappe lentissime, quasi insensibili, che modifichino la struttura sociale senza scosse repentine: anche il bambino meglio e piú solidamente fasciato si sviluppa tuttavia e cresce.
| |
Italia Stato Stato
|