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      Nell'Europa dal 1789 al 1870 si è avuta una guerra di movimento (politica) nella rivoluzione francese e una lunga guerra di posizione dal 1815 al 1870; nell'epoca attuale, la guerra di movimento si è avuta politicamente dal marzo del 1917 al marzo 1921 ed è seguita una guerra di posizione il cui rappresentante oltre che pratico (per l'Italia), ideologico (per l'Europa) è il fascismo.
      Sulla struttura economica nazionale83
     
      Nella Riforma sociale del maggio-giugno 1932 è stata pubblicata una recensione del libro di Rodolfo Morandi (Storia della grande industria in Italia, Bari, Laterza, 1931), recensione che contiene spunti metodici di un certo interesse (la recensione è anonima, ma l'autore potrebbe essere identificato nel prof. De Viti De Marco).
      Si obietta prima di tutto al Morandi di non tener conto di ciò che è costata l'industria italiana: «All'economista non basta che gli vengano mostrate fabbriche che danno lavoro a migliaia di operai, bonifiche che creano terre coltivabili e altri simili fatti di cui il pubblico generalmente si contenta nei suoi giudizi su un paese, su un'epoca. L'economista sa bene che lo stesso risultato può rappresentare. un miglioramento o un peggioramento di una certa situazione economica, a seconda che sia ottenuto con un complesso di sacrifizi minori o maggiori».
      È giusto il criterio generale che occorra esaminare il costo dell'introduzione di una certa industria nel paese, chi ne ha fatto le spese, chi ne ha ricavato vantaggi e se i sacrifizi fatti non potevano esserlo in altra direzione piú utilmente; ma tutto questo esame deve essere fatto con una prospettiva non immediata, ma di larga portata.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





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