Pagina (21/270)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      . Vivamente stupito domandai alla donna per quale ragione io l'avevo tanto spaventata e se non aveva mai visto in vita sua un uomo leggere un libro. "Può darsi, mi rispose, ma ciò non sta bene, e chi sa poi quali siano le tue intenzioni..." e dette queste parole si allontanò gettando su me più volte sguardi timorosi e sospettosi.
      Continuai a leggere, ma poco dopo mi alzai, riflettendo su quella bizzarra apparizione. La sera raccontai la cosa in casa. "Sapete, mi disse ridendo Annunziata, la[25] mia albergatrice; quella donna ha creduto che voi foste un fattucchiero, un mago, e che foste occupato a lanciare col vostro libro in pergamena una maledizione sulla sua vigna". Risi di cuore per essere stato preso per un mago e per aver potuto trarre delle maledizioni contro i vigneti dalla Storia dei Papi del Platina.
      Le viti si vanno a poco a poco riavendo, e siccome è il primo anno che sono colpite dalla malattia, i grappoli d'uva sono ritenuti, come dice questa buona gente, cosa santa. Durante il mio soggiorno a Genazzano furono nei dintorni uccise cinque persone solo per aver tentato rubare alcuni grappoli d'uva. A questo proposito voglio anzi narrare un fatto che dà un'idea del come qui sia amministrata la giustizia. Un ricco proprietario, cognato del priore o sindaco di Olevano, uccise un giorno sulla strada maestra un disgraziato che aveva rubato alcuni grappoli d'uva; compiuta questa bella impresa, si rifugiò in una sua vigna, contigua a quella della mia albergatrice. Alcuni suoi amici, siccome i figliuoli dell'ucciso avevano preso i fucili per vendicare il padre, si recarono armati dal proprietario per difenderlo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





Annunziata Storia Papi Platina Genazzano Olevano