E' vero, dicevano quelli, sarebbe occorsa una grave spesa; ma pensate che sono stati quattro i papi, e se avessero dato qualche cosa per uomo l'opera sarebbe stata compiuta
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Il duomo di Anagni è costruito sul punto più alto della collina, presso la porta di Ferentino, in mezzo a molti altri edifici, in modo che la sua facciata ed il suo campanile isolato non producono quasi nessun effetto. Questa chiesa è una delle più antiche del Lazio, più antica anche della maggior parte delle cattedrali degli Stati della Chiesa, rimontando ai tempi della prima crociata. La fece edificare nel 1074 Pietro, vescovo della città, della stirpe dei principi longobardi di Salerno, il quale prese parte alla prima crociata come compagno[77] d'armi di Boemondo, principe di Taranto. Sulla porta principale del duomo si legge, scolpita nella pietra, la seguente iscrizione:
QUISQUIS AD HOC TEMPLUM TENDIS VENERABILE GRESSUMMOX CONDITOREM CUNCTORUM NOSCE BONORUM
CONDIDIT HOC PETRUS MAGNO CONAMINE PRAESULQUEM GENUIT TELLUS NOBIS DEDIT ALTA SALERNUS
SIC MISERERE SIBI SUPERI PATRIS UNICE FILI.
La forma dei caratteri di questa iscrizione appare moderna: è forse del secolo XVI, ma lo spirito e l'espressione appartengono certo al tempo in cui la cattedrale fu innalzata.
Quantunque più volte restaurata dai vescovi della città, la cattedrale ha conservato il suo carattere primitivo, gotico-romano. La facciata è di architettura rozza: termina con un frontone pesante, a forma di triangolo, di cui l'angolo superiore è ottuso e la base è formata da una semplice cornice.
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