Dietro si stendono paludi e boschi nereggianti, che nascondono altri laghi: il lago di Crapolace, quello dei Monaci e l'altro di Fogliano, simili al lago di Paola, ma senza porto.
Per quanto il mio occhio poteva spaziare lontano, la bella spiaggia mi appariva completamente deserta; nessuna traccia di greggi; sul mare nessuna barca; solo tre o quattro vele, lontane, verso Astura. In distanza appariva sotto il sole una torre: la torre di Fogliano o il castello di Astura. Si può andare fin là a piedi, o a cavallo, seguendo la spiaggia.[271] Anticamente v'era la via Severiana che conduceva fino al capo, lo girava e giungeva a Terracina. Su questa si trovavano: Ad Turres, Circejos, Turres Albas, Clostra Romana, Astura e Antium.
Dall'alto della torre di Paola si ammira la grande distesa del mare e le isole di Ischia e di Ponza che nettamente vi si delineano, sotto gli scoscendimenti delle rupi ed i massi grigio-rossastri che ricordano il Monte Solaro di Capri. Ridiscesi poi al lago e tornai per la medesima via a San Felice.
Dopo un digiuno di dieci ore, dopo la gita in mare e la passeggiata sotto il sole che già scottava, calmammo la nostra sete, la mia guida ed io, con gli squisiti aranci di questa regione.
La sala del caffè era gremita di abitanti del capo, parte dei quali alti e begli uomini, non vestiti però con costumi speciali. Me ne furono indicati alcuni che avevano servito sotto il papa, il che sembrava in certo modo essere considerato come cosa speciale e onorevole. Mi dissero anche che, prima dell'ultimo rivolgimento, le guarnigioni di tutte le torri del litorale, da Terracina a Porto d'Anzio, erano composte di sanfelicesi.
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