Questa torre ed un casino lė presso indicano il luogo dove il Portatore, un braccio del canale pontino, si versa nel mare. Vi sono stati costruiti dei moli. I pescatori risolsero di mettersi sotto vento ed invece di continuare il faticoso viaggio, arrivare cosė a Terracina per il canale.
Alla foce del Portatore l'agitazione delle onde alte e grigie era assai forte: la nostra barca ne risentė la violenza con un forte beccheggio, ma presto, oltrepassato un ponte levatoio, ci trovammo in uno specchio d'acqua pių che tranquillo, morto, nero, stagnante. Da quello entrammo nella Linea Pia che conduce direttamente a Terracina.
La Linea Pia č fiancheggiata da alti olmi, e sulle sue rive cresce la pių ricca flora di gigli acquatici che abbia mai visto. In alcuni punti il canale era impaludato, o era completamente coperto di piante. A causa di questo tre marinai dovettero scendere dalla barca e tirarla dalla riva con una fune, a forza di braccia.
Per quanto ad ogni stagione la Linea[274] Pia venga sottoposta ad un ripulimento, essa č invasa di nuovo prestissimo dalla flora palustre. Il metodo per pulirla č semplicissimo: si caccia qua e lā per il canale una frotta di bufali e si fa loro calpestare l'erba. Queste bestie si sforzano naturalmente di liberarsi e di guadagnare la terra ferma, non perchč temano l'acqua, essendo al contrario animali di palude, ma perchč la fatica necessaria per strappare e pestare le piante cosė intrecciate, stanca anche la loro possente muscolatura. Ma i butteri che li accompagnano, li respingono nel pantano colle loro lunghe lancie, ed altri tormentatori stanno dietro sui sandali e fanno lo stesso con delle aste puntute.
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