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      Leggendo oggi, dopo alcuni secoli[304] quello scritto soave e pio, fondato unicamente sui precetti dell'Evangelo, vien quasi fatto di dubitare se sia proprio vero che per esso l'autore abbia potuto essere condannato al rogo da cristiani.
      In quel tempo venne anche giustiziato Carnesecchi, amico di Clemente VII. Era il tempo dei riformatori italiani di Giovanni Valdez, di Bernardino Ochino, di Vergerio, di Paolo Ricci, di Antonio Flaminio; il tempo in cui anche cardinali come il Contarini, il Morone, il Polo, venivano citati innanzi l'inquisizione. Le fiamme del rogo che arsero Aonio, eccitarono lo zelo di Baronio ed i suoi annali della Chiesa ne risentono, perchè scritti alla loro luce.
      La città di Sora e tutti i paesi del confine napoletano rigurgitavano di soldati, perchè all'intorno si stava stendendo un cordone militare. Sulla piazza erano disposte artiglierie da montagna; lancieri correvano al galoppo per ogni dove e poco dopo il mio arrivo giunse da Capua il settimo reggimento di linea che riempì tutte le strade di baionette. Trovai che la fanteria aveva molto migliore aspetto della cavalleria ed osservai, particolarmente tra gli ufficiali, dei bellissimi tipi di uomini. Tanto la cavalleria però, quanto la fanteria erano vestite di una tela di un colore tra il bigio e il turchino che faceva assai brutta figura.[305] Il luccicare di tutte quelle baionette, quelle fisonomie abbronzate, gli abiti coperti di polvere, la ressa alla porta delle caserme, le grida di comando, davano l'idea di una piccola guerra.


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Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





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