Pagina (242/270)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Più lontano noi scorgiamo anche i monti di fronte a S. Germano, su cui sorgono Rocca d'Evandro (propriamente Bantra), S. Elia, S. Pietro in Fine, sui quali emerge l'alto Aquilone. La maggior parte di questa bella pianura apparteneva alla diocesi di Montecassino e parecchi di questi paesi, di queste città, debbono al monastero la loro esistenza.
      Questa parte estrema del Lazio non ha la severa grandiosità della campagna romana; le sue tinte sono più calde, più dolci, più meridionali, infine, la sua coltivazione è assai più rigogliosa, nè vi sono tante colline.
      Essendo giorno di fiera a S. Germano, incontrammo per strada molti contadini, vestiti come nella valle del Sacco e ciociari coi sandali. Le donne però, anzichè il busto portavano un morbido panno con nastri sulle spalle e due vesti di cui quella superiore fatta a grembiale: questo modo di vestire fa una graziosa figura.[326]Qui, invito il lettore ad abbandonare la strada di Capua ed a piegare a destra, verso Aquino che giace in mezzo alla pianura. E' piacevole attraversare la linea recentemente ultimata fino a questo punto della strada ferrata di Capua che non può venire ancora esercitata poichè, se il governo napoletano si affrettò a compierla sul suo territorio, quello pontificio è ancora arretrato sul suo, avendo appena oltrepassato Albano.[12]
      In un quarto d'ora, attraverso a campi coltivati a granturco, si giunge ad Aquino. Questa città, importante ai tempi dei Romani, è ora un borgo lungo e stretto, su cui emerge solo un campanile.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





S. Germano Rocca Evandro Bantra S. Elia S. Pietro Aquilone Montecassino Lazio S. Germano Sacco Capua Aquino Capua Albano Aquino Romani