Lo splendido lago, in antico lacus Sabatinus ed originariamente cratere vulcanico, si allarga tra dolci catene di colline e leggiadre sponde. Ha un'estensione di 21 a 22 miglia; la sua superficie è dunque perfettamente eguale a quella di Roma, con cui si trova in diretta comunicazione per mezzo del rinnovato acquedotto dell'acqua Paola, edificato da Traiano: l'acqua che per la porta S. Pancrazio entra in Trastevere e sgorga, con un magnifico fiotto simile ad un fiume, dalla fontana di Paolo V, proviene in parte appunto da questo lago, dopo aver girato attorno alle mura aureliane.
A nord lo abbraccia una piccola montagna boscosa, da cui emerge, come un nero picco vulcanico, alto al massimo 2000 piedi, il monte di Rocca Romana. Questa vetta è visibile da tutta la campagna etrusca, come il Monte Cavo, sopra il lago di Albano, è visibile da tutta la pianura laziale.[345] Sotto di esso, sulla riva del lago, sta il villaggio di Trevignano; a sinistra s'innalza la catena dei colli di Bracciano, distanti circa un miglio dal lago sul quale si leva, dominando l'intero paesaggio, il grandioso maniero degli Orsini, splendido edificio pentagonale, con cinque rotonde torri merlate. La sua tinta grigio nerastra appare in armonia con la circostante natura vulcanica, di cui questo castello sembra essere il prodotto storico. A destra infine sporge nel lago un'altra lingua di terra, con un cupo borgo turrito: è Anguillara, sede un tempo dei conti di questo nome, ramo laterale degli Orsini. Colà sgorga l'Arrone dal lago di cui è emissario.
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