Gregorio XIII proibì le loro nozze e fece rinchiudere la donna in Castel S>. Angelo, dove rimase sino alla morte del papa, avvenuta nell'aprile del 1585. Il giorno dell'elezione di Sisto V, Paolo Giordano sposò Vittoria. Il papa bandì l'uccisore di suo nipote e l'Orsini morì poco dopo in esilio. I suoi congiunti odiavano Vittoria, anche perchè ella pretendeva una parte dell'eredità. In Padova, dove era stata costretta a rifugiarsi, un[354] giorno nel dicembre del 1583, fu pugnalata nella sua stessa camera, da uomini mascherati, per mandato di Lodovico Orsini, signore di Monte Rotondo.
Virginio, figlio di Paolo Giordano e di Isabella, continuò il ramo di Bracciano e il duca Flavio lo chiuse nell'anno 1698, come ultimo di questa celebre casa.
Già da alcuni anni don Livio Odescalchi, nipote di Innocenzo XI aveva acquistato Bracciano.[14] Dagli Odescalchi, ai primi di questo secolo, comprò il ducato il Rothschild di Roma, Torlonia, con la clausola però del riscatto. Questo è avvenuta pochi anni or sono: oggi dunque il principe Odescalchi è nuovamente duca di Bracciano.[15]Entriamo nel castello. A quanto pare, un triplice muro, solidissimo, costruito con blocchi di basalto, circondava originariamente il maniero, insieme col fossato, ora riempito. Si può entrare nel castello da[355] due robuste e grandi porte, una dalla parte del paese, l'altra dalla parte del lago.
Lo stile generale dell'edificio appartiene al rinascimento; le pareti, le finestre incorniciate di peperino ed i merli ricordano assai il palazzo di Venezia di Roma, la cui costruzione è della stessa epoca.
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