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      è presto detto... il quale... si fa presto a dirlo, ma bisognava un po' essere là a veder chi s'è offerto pel monastero: un demonio dal pel rosso con tanto di spalle.
      - Dunque non avete accettato? dappocacci, scimuniti!
      - Veramente, c'era qui il mio Arrigozzo che voleva esibirsi lui, ma io non ho voluto, e non voglio: non ci mancherebbe altro che in mezzo a tanti malanni m'avesse anche a pericolare questo poco di figliuolo che è l'unica mia consolazione e della sua povera madre, che siamo ormai vecchi tutt'e due e non abbiam altri al mondo. - Qui volgendosi al figlio l'avea preso per un braccio e: - Guardati bene ve', guardati dal lasciarti metter su, chè non voglio, non voglio, se hai caro di vedermi vivo e di veder viva tua madre, povera donna! che ben sai...
      - M'avete detto di no, di no, di no, ed io che cosa avea da fare? - rispose Arrigozzo: - basta, c'è tempo ancora quattro giorni.
      - E per questi quattro giorni ti terrò serrato in casa e starò io a farti la guardia, e non mi farai il bravo.
      - Siete un benedetto uomo! - disse il figlio levando le spalle in un atto di rozza ma pure amorevole condiscendenza, e si tacque.
      Allora entrando a parlare Ambrogio, così si chiamava il falconiere, il quale fino a quel punto non avea mai aperto bocca: - E non si potrebbe, - disse, - cercare un campione anche noi? Uno di questi che si vendono per danari; pagarlo bene e che si battesse per la ragione del paese?
      - No, - rispose il conte accarezzandosi la barba con una mano, - non si può: codesto del poter presentare un campione non interessato nel giudizio, è privilegio dei soli nobili, dei religiosi, e delle pie congregazioni.


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





Arrigozzo Arrigozzo Ambrogio