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      - gridò poi, - su da bravi! la remata più stretta, tutti insieme, da bravi! - Gli esortati si videro dar addietro tutti ad un tratto, piombar su i remi, curvarvisi, distendervisi sopra colle robuste spalle; si sentirono le sponde scricchiolar sotto lo sforzo potente. Ma ecco giunge un soffio repentino, ecco le prime onde cominciano a percuotere di traverso la barca, la quale ora si sbieca, or si storce da prora, or da poppa, e dà indietro e perde in un istante un lungo tratto acquistato con tanta fatica.
      Con tutto ciò que' prodi rematori tornarono ad avviarsi, e battendo i colpi gagliardi e spessi guadagnavan sempre qualche spazio, e si venivano avvicinando a poco a poco alla punta di Varenna. Già le erano a lato, già stavan per voltarla, quando un colpo furioso di vento percosse la barca da poppa e le fece fare un giro tondo: nello stesso punto s'intese il fracasso d'un legno che si schianti, e una voce che profferì queste tremende parole:
      - Il timone se n'è andato.
      - Ah poveri noi! siam perduti! - Ladro cane! lega quella tenda! - Madonna santissima! - Metti giù un remo in luogo di governo Tieni, tira, puntella! - Presto, canaglia! presto! - Signore, misericordia! - Giù quel remo, che il diavolo ti porti! - Aiuto, aiuto! - Ed era un rimescolarsi urtandosi, impacciandosi a vicenda; e il ruggire delle onde fra gli scogli, e il soffiar del vento, e il rimbombar terribile dei tuoni echeggianti per le balze e per le caverne della montagna spaventosa, sperdevan quelle grida, quelle querele.


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





Varenna Tieni