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      Noi, non si seppe più nulla per tutta la notte: vi fu un gridare, un accorrere, un menar di colpi, poi tutto tornò in silenzio.
      Alla mattina Milano fu piena di quell'avvenimento. Nell'orto del Crivello furono trovati morti due famigliari di casa; si raccontò per fino che Marco s'era già posto in sicuro fuori del cancello, quando accorgendosi di non aver più la sua celata, tornò indietro, spinse il cavallo addosso ad uno che avea raccolto da terra quel pezzo d'armatura, gli diede d'un pugno su d'una tempia che lo stramazzò come morto, saltò giù da cavallo, tolse su bravamente l'arnese caduto, tornò in sella, e fu a tempo ancora a salvarsi.
      A questo punto Marianna, interrompendo la sua storia, disse alla figlia: - Il resto poi te lo conterò un'altra volta, perchè, vedi bene, è già un pezzo che sei qui, e la padrona ti potrebbe volere; va dunque, va, figliuola mia.
      - No, - rispondeva Lauretta, - non ha bisogno di nulla, l'ho già posta a letto, e m'ha dato licenza fino a domattina: andate avanti, raccontatemi come andò a finire.
      - Sei pure una benedetta figliuola che vuoi tutto a tuo modo, e quando t'incapricci d'una cosa...
      - Via, cara mamma, raccontatemi; siate buona.
      - Almanco dunque cavane buon documento, e impara che i figliuoli...
      - Sì, sì, andate innanzi.
      - Adesso mo vengono i guai per la povera Ermelinda, - disse Marianna rimettendosi in cammino; - sentirai che cosa l'è toccato di patire a quella povera cristiana e anche a me di rimbalzo; sentirai.
      Il Crivello capì bene che Marco era venuto per menar via la sua figlia, e immaginando che di quanto aveva fatto ne avesse l'intesa con lei, montò in una furia che mai l'uguale; e venutole colle coltella in sul viso, le protestò che Marco, se lo cavasse pur del capo, non l'avrebbe sposato mai; e ne disse tante di lui e della sua famiglia, tante che finavan l'aria; e che in conclusione ella si risolvesse all'una delle due, o tôr subito subito il conte del Balzo, o marcire in un fondo di torre, ove non avrebbe visto più lume dei suoi dì. A dir quel ch'è da dire, il Crivello avea fatto male anche lui: quando ebbe visto che il parentado non poteva aver luogo, non doveva lasciar che la figlia parlasse più a Marco, ma l'ha fatto per poter trappolar meglio i Visconti; e queste al mio paese si chiamano birbonate belle e buone.


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





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