Se fosse stato Marco! - e qui mise un lungo sospiro.
- Oh, se fosse stato lui! - rispose il Limontino sospirando anch'egli alla sua volta.
- Ma perchè andar via? - seguitava l'armaiuolo a voce ancor più sommessa; - qui doveva stare, doveva star qui, chè siam tutti dalla sua, e quanto alla nostra scola ve', dall'abate all'ultimo garzone saremmo andati tutti quanti nel fuoco per lui.
- E i soldati! - rincalzava Lupo, - e la nobiltà! e poi tutti; ma chi sa che in questo suo andare non ci sia materia sotto; io per me tengo che la non sia liscia come la pare. -
Qui il colloquio fu interrotto dalla comparsa dell'uomo dalla schiavina che tornava indietro con un morione in mano.
- Buonuomo! quell'uomo! - gridò l'armaiuolo chiamandolo, - l'hai trovato?
- Sì, - rispose colui avvicinandosegli, e porgendogli da esaminare l'elmo che portava sul pugno, - l'ho trovato dove mi avete detto voi.
- Il Birago l'aperse, lo guardò minutamente di dentro e di fuori, poi disse:
- È delle fabbriche d'Inghilterra: e quanto te l'ha fatto pagare il Caimo?
- Indovinate un po'?
- Otto ambrogini grossi d'argento?
- Di più.
- Una lira imperiale?
- Più ancora.
- Via, dillo dunque, dillo, mai più ch'io non ci colgo.
- L'ho pagato due fiorini d'oro.
- D'oro?
- Sì, d'oro, di trenta soldi imperiali l'uno.
- Che ladro! -, voleva dir l'armaiuolo, ma si morse la lingua, e restituendo il morione a quello sconosciuto, aggiunse: - Bisogna dire che misuri i fiorini collo staio colui che ne ha due da buttar via in codeste ciabatte da ferravecchi.
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