- Chi ha i peccheri e i gotti più ben tenuti? l'oste alla Canovetta, o quello alla Gattaiuola? chè tu devi aver' alzata la mano per bene, sì grosse le dici.
- Senti, - ripigliava l'Alamanno, - io per me non conobbi mai cosa che mi toccasse il cuore più del mio borsellino; con tutto ciò, benchè non ci sia mai incappato io, li conosco subito quei poveri minchioni che si muoiono d'una dama; e se tu avessi visto messer Marco al Ceruglio, quando non c'era nulla da fare, chè quando s'ha a menar le mani, o a metter giù il capo, è un altro par di maniche; ma se l'avessi visto allora, avrebbe chiarito qualunque zufolo che deve aver lasciato a casa sua la ganza. Si facea la cavalcata? era a Ponte Petri, o alla volta di San Marcello: ed egli a guardar pensieroso verso Garfagnana e Lombardia, e avrebbe voluto sorvolare all'Appennino per poter ficcare gli occhi laggiù in quella sua tana d'Oltrepò; di sera poi a passeggiar solo per delle ore sotto il porticale, o alla finestra a far all'amore colla luna: figurati! un soldato stare a guardar la luna! o pazzo, o innamorato; e quell'esser sempre balordo? se fosse un uom di penna, pur pure... Eh via! che gli è invischiato il tordo... e poi te ne dirò un'altra...
Avrebbe seguitato ancora chi sa fin quando; ma l'italiano, cui montava troppo la stizza, gli tagliò le parole in bocca dicendo: - Odo armeggiar là fuori, sarà il pennoniere Virlimbacca che stasera era cotto come una monna; - e corse di botto a porsi in guardia dinanzi all'usciale che rispondeva al ripiano in capo alla scala: allora il tedesco del presidio di Lucca tornò alla sua fazione anch'egli; e quel del Ceruglio, non avendo più chi l'ascoltasse, acconciatosi nella sua nicchia, riattaccò il sonno interrotto.
| |
Canovetta Gattaiuola Alamanno Marco Ceruglio Ponte Petri San Marcello Garfagnana Lombardia Appennino Oltrepò Virlimbacca Lucca Ceruglio
|