Ma veramente dall'uso della bilancia non ne ha tratte tutte le conseguenze che ne seppe trarre Lavoisier.
Gli apparecchi e gli strumenti adoperati da Scheele nelle sue esperienze erano estremamente semplici e primitivi. A Köping potè impiantare un piccolo laboratorio che, a quanto raccontano i fratelli spagnuoli D'Elhujar, allievi di Bergman, i quali frequentarono anche il laboratorio di Scheele, pare essere stato uno dei migliori del tempo.
Interessanti specialmente sono gli apparecchi che egli usava per raccogliere ed esaminare i gas. Egli stesso li descrive nel capitolo XXX del suo Trattato dell'aria e del fuoco:
Essendochè mi si potrebbe domandare in qual modo io travaso l'aria, così io credo mio obbligo descriverlo. I miei apparecchi ed i miei vasi sono i più semplici possibili; sono dei matracci, delle storte, delle bottiglie di vetro e delle vesciche di bue, ecc.
. E così prosegue descrivendo il modo di operare. La figura 4 rappresenta alcuni degli strumenti usati da Scheele per i gas: I e II servono a dimostrare che l'aria infiammabile (idrogeno) bruciando fa diminuire l'aria in C; III rappresenta la preparazione dell'ossigeno; D le vesciche vuote nelle quali si raccolgono i gas.
FIAMME COLORATE. - Io credo che Scheele sia stato il primo ad attirare l'attenzione sulla colorazione delle fiamme. A pag. 176, in nota, del suo Traité de l'air el du feu scrive:
Allorquando non vi è abbastanza flogisto in una miscela oleosa perchè l'aria del fuoco possa esserne saturata, la luce è azzurra, come la si vede nella fiamma dei carboni, dell'aria infiammabile, del solfo e dello spirito di vino.
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