Pagina (36/81)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Da certi vapori eterogenei che si trovano nella fiamma pare provengano diverse specie di luci. I vapori rameosi attirerebbero tutte le specie di raggi luminosi, eccello i verdi, e l'alcali minerale tutti i raggi eccello i gialli?
      .
      E qui fa ancora l'osservazione che il solfo e il fosforo coll'acido nitrico concentrato dànno l'acido solforico e l'acido fosforico purissimi.
      RICERCHE SUI. MANGANESE. SCOPERTA DEI. CLORO, DEL PERMANGANATO POTASSICO E DELLA BARITE. - La scoperta del cloro fu fatta dallo Scheele in occasione del suo grande lavoro sul manganese, che lo tenne occupato quasi tre anni. Questo grande lavoro fu pubblicato nelle Memorie dell'Accademia di Stockholm nel 1774, vol. XXXV, col titolo: Von Braunstein oder Magnesium und von dessen Eigenschaften ossia De la manganèse et de ses propriétés, nelle Mémoires de Chimie di Scheele, t. I, pag. 39-120(10).
      Scheele scoprì il cloro nel 1772 e l'ottenne per l'azione dell'acido muriatico (detto poi acido cloridrico) sulla magnesia nera o pietra bruna (Braunstein) o biossido di manganese, e, secondo la teoria del flogisto Scheele denominò il nuovo gas (o la nuova aria come si diceva allora) acido marino o muriatico deflogisticato, dal latino muria o muriaticum (salamoia, sale). Ma la scoperta non venne pubblicata che nel 1774.
      Nel 1773 Scheele notò che il Braunstein doveva essere un composto di un metallo speciale, il manganese. Nell'anno seguente Gahn ottenne questo metallo allo stato di regolo.
      L'abilità analitica di Scheele era straordinaria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Biografia di Carlo Guglielmo Scheele
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1912 pagine 81

   





Scheele Memorie Accademia Stockholm Von Braunstein Magnesium Eigenschaften Mémoires Chimie Scheele Braunstein Scheele Scheele Braunstein Gahn Scheele