(5). Erasmo, Vesalio, Copernico, Regiomontano, Harvey, Stenone e tanti altri illustri, non hanno studiato e imparato in Italia?
Erasmo di Rotterdam venne in Italia per prendere la laurea in teologia a Torino e per perfezionarsi nel greco a Bologna e a Roma. "La mia anima è a Roma, scriveva egli, e in nessun luogo preferirei meglio lasciare la mia spoglia mortale". E altrove: "Non vi è popolo che tanto mi piaccia come l'italiano"(6).
Harvey, al quale erroneamente si attribuisce la grande scoperta della circolazione del sangue, non è stato allievo dell'Università di Padova, ove ha studiato per cinque anni la medicina e l'anatomia sotto la guida di Fabrizio d'Acquapendente? Nicolò Copernico venne a Bologna, a Roma, a Padova, ove studiò il diritto e la medicina e si perfezionò nelle matematiche e nell'astronomia. Domenico Maria da Novara, ferrarese, fu forse il primo che gli istillò dei dubbi sul sistema tolemaico. Che Domenico Maria da Novara sia stato il maestro di Copernico è oggi fuori di dubbio(7). Anzi il Gassendi asserisce che Copernico venne in Italia chiamato dalla fama del Novara(8).
E questi grandi uomini non hanno poi portato il sapere nei loro paesi, allora quasi semibarbari relativamente all'Italia? E molti anche dei nostri non andavano all'estero e non vi portavano il loro sapere?
Questi numerosi scrittori, scienziati, artisti, poeti, ecc., stranieri, che venivano a studiare in Italia, tutti più o meno esportarono oggetti d'arte, libri antichi, ecc., dei quali sono piene le pinacoteche e le biblioteche estere.
| |
Vesalio Copernico Regiomontano Harvey Stenone Italia Rotterdam Italia Torino Bologna Roma Roma Università Padova Fabrizio Acquapendente Copernico Bologna Roma Padova Maria Novara Domenico Maria Novara Copernico Gassendi Copernico Italia Novara Italia Italia
|