Maria Valsalva (1660-1723), Morgagni (1682-1771), Eustachio Manfredi (1674-1739), Riccioli, Maraldi, Giuseppe e Matteo Campani, ecc.
Precisamente ai tempi di Guglielmini si pubblicarono le famose esperienze dell'Accademia del Cimento. Grandi storici ed eruditi italiani fiorirono in questo tempo e basti ricordare Lodovico Antonio Muratori (1672-1750), G. B. Vico (1670-1740), Antonio Magliabechi (1633-1714), Filippo Baldinucci (1624-1696), Francesco Sicoroni (1664-1747) e Giacinto Giauna (1668-1735).
E dove trovare nel 600 un erudito della forza del Magliabechi, al quale ricorrevano tutti i letterati di Europa per avere le notizie più varie su tutto lo scibile?
In quel tempo a Bologna si iniziava, coll'Accademia filosofica sperimentale, in casa del Marsigli, la fondazione dell'Istituto delle Scienze, che fu poi definitivamente fondato nel 1711 dal conte Ferdinando Marsigli, celebre naturalista(29). Quale professore di astronomia il celebre G. Dom. Cassini nel 1650 sostituì il Cavalieri, e nel 1669, quando il Cassini fu chiamato in Francia dal re Luigi XIV, lasciò il posto al Montanari e dopo questo tenne la cattedra di matematica ed astronomia Eustachio Manfredi. Come si scorge, a Bologna le scienze matematiche erano coltivate con onore in quel mezzo secolo che va dal 1640 al 1700. Florido era pure lo studio delle scienze naturali e della medicina, quando si rifletta che contemporanei del Guglielmini a Bologna erano, fra gli altri, Malpighi e Marsigli; discepolo del Malpighi fu Ant.
| |
Valsalva Morgagni Eustachio Manfredi Riccioli Maraldi Giuseppe Matteo Campani Guglielmini Accademia Cimento Lodovico Antonio Muratori Vico Antonio Magliabechi Filippo Baldinucci Francesco Sicoroni Giacinto Giauna Magliabechi Europa Bologna Accademia Marsigli Istituto Scienze Ferdinando Marsigli Dom Cavalieri Cassini Francia Luigi XIV Montanari Eustachio Manfredi Bologna Guglielmini Bologna Malpighi Marsigli Malpighi Ant
|