Son tempérament était fort et robuste, et la trop confiance qu'il avait en sa bonne santé l'empêchoit de se modérer dans ses études, ce qui fut sans doute cause de sa mort
(34).
Il Guglielmini condusse una vita assai modesta. Il suo biografo anonimo del 1821 scrive:
Pareva che il Guglielmini avesse sacrificato alle matematiche e particolarmente all'idraulica l'altra sua scienza, la medicina; ma non fu vero, perchè anche quando le matematiche avevano ne' suoi studi la preminenza, non lasciava di esercitare la professione di medico pratico, ed era questo che gli forniva il sufficiente a sostenere una povera e laboriosa vita. Il filosofo tanto benefico che col frenare un solo torrente salvava immense sostanze, era per ordinario corrisposto di assai bassa mercede, ed ebbe più volte a soffrir disagio in un sistema di vivere, non dirò alieno dal lusso, ma inferiore ben anco alla comune coltura e politezza. Cambiarono però queste circostanze quando l'anno 1698, partito da Bologna, accettò nell'Università di Padova la cattedra di matematica collo stipendio di mille ducati, e il motivo principale per cui determinossi a cedere agli onorevoli inviti della Repubblica di Venezia fu l'amore della pace, turbata in que' tempi fra i Dottori Bolognesi da forti dissensioni e da reciproci oltraggi
(35).
Dal suo matrimonio con Costanza Gioannetti, bolognese, ebbe tre figliole e un figlio, Giuseppe Ferdinando.
Era il carattere di Domenico Guglielmini quello di un uomo franco e leale, quanto nemico di quelle affettazioni che rendono ad un filosofo noiosa la compagnia delle persone oziose e galanti, altrettanto sensibile alla vera e soda amicizia.
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