Mà, dato ancora, che dallo spirito prouengano le figure, siane (per non auere a riprouare ogn'vna da se tutte le opinioni anco meno probabili) siane, dico, ò vna forma sostanziale la cagione, per aderire al sentimento de' Peripatetici, ò l'Archeo dell'Elmontio, ò l'Anima vniuersale del Mondo, che vogliono Platone, & alcuni Chimici, ò vna particolare vegetatiua, che si troui ne' minerali, e ne' fossili soprauanzata, nel nostro caso anco doppo tutta l'efficacia del fuoco, per concorrere nell'opinione dello Scribonio, e d'alcuni de' più moderni; non douranno forsi tutte queste cause, operare l'istesso nelle parti insensibili, e minime del Sale, che nelle più grosse, e sensibili? Se adunque distinguono, secondo le sentenze de' loro Assertori, le figure ne' Cristalli più grandi, altresì le formeranno nelle particelle più picciole, e nell'vltime parti della materia, e conseguentemente saranno queste figurate nella maniera, che nelle maggiori vediamo; il che posto, senz'altro spirito, senz'altra forma, senz'altra anima, ò vniuersale, ò particolare ponno formarsi in figure i cristalli sensibili, il che come possa accadere pure adesso sono per dirui, coll'essempio dell'Alume, che, per essere di figura piramidale, porta seco più difficoltà, che le figure de' prismi. Dissi di figura piramidale, perche l'Ottaedro altro non è, che due piramidi di base quadrata, fatte ciascuna nel restante da quattro triangoli equilateri, che per compirlo, basta s'vniscano colle basi.
Egli è chiaro, che diuidendo i lati d'vn quadrato, secondo la stessa misura, e connettendo i punti corrispondenti de' lati opposti con linee rette, resta esso spartito in piccioli quadretti tanti di numero, quanti importa il quadrato delle misure d'vno de' lati; quindi è, che dalla divisione in parti eguali, resta diuisa l'area del primo in quattro minori quadretti, che ponno essere basi delle piramidi, che fra poco dirouui.
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