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      Egli è manifesto auere le parti dell'acqua vna forza, che si chiama pressione; quelle dell'aria la pressione, e l'elastica. S'esercita questa all'intorno di tutti i corpi; e perche fuorche in alcuni casi è eguale per ogni parte, pareggiandosi la forza colla resistenza, restano in equilibrio le potenze, e mantiensi la quiete a' corpi, che dentro dell'acqua, ò dell'aria stanno sommersi. Mà se da vna parte si sminuisce la resistenza, e resta la pressione vigorosa dall'altra, si vedono i corpi, contro i quali si esercita, spinti a quella parte, doue ella manca. Così vediamo alzarsi dentro alle coppette la carne a cui stanno attaccate, ed incuruarsi all'indentro la carta pecora, che chiude, subito doppo riscaldate, le boccie di vetro, al constiparsi, che fà raffreddandosi, l'aria, la quale dentro vi resta. Per l'istessa cagione poste l'una sopra l'altra, due lamine di vetro, ò d'altra materia, ben liscie, e talmente addattate, che non vi resti aria di mezzo, si prouano così fortemente vnite vna con l'altra, che è necessaria vna forza ben grande per isuellerle. Se adunque vi prouerò essere i pori del Sale cotanto piccioli, che neghino l'ingresso all'aria, sarà la pressione di questa esercitata egualmente per ogni verso la cagione dell'adesione delle di lui parti; benche queste in sole linee vna coll'altra si tocchino. Già m'intendeste: Sono i pori del Sale sì piccioli, che essendo circoscritti da vna superfizie tetraedrica composta da medesimi triangoli, che l'ottaedro dell'Alume compongono, anno per appunto eguale l'apertura ad vna faccia de' suoi primi componenti, e questi sono più piccioli de' minimi dell'aria, come è manifesto dal vedere, che essi passano per certe sostanze, i pori delle quali negano all'aria l'ingresso.


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Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1914 pagine 188

   





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