Per la qual cosa, richiamate alla mente le antiche idee, stabilii di trattare nuovamente, ma in forma più ampia, della natura dei sali, non già in modo che scorrendo per tutte le proprietà dei sali, di qualunque ordine, e per la loro varia azione sopra ciascun corpo, io tenessi dietro ad ogni cosa singolarmente, ma in modo che, mediante l'esempio dei sali, io dessi un saggio di ipotesi chimica applicata al sistema meccanico, la cui mercè unicamente quest'arte, del resto nobilissima, può non solo venir liberata dalle vacuità, dalle nebulosità e dagli errori onde abbonda per ogni verso, ma anche ricevere quella luce per la quale più sicuramente raggiunga lo scopo desiderato. Nè il sistema dei chimici è punto diverso dal meccanico, bensì solo una porzione di questo, basata sopra gli esperimenti ottenuti col fuoco; per il che avviene che non possa estendersi a spiegare tutti i fenomeni del mondo visibile; mentre, al contrario, tutto ciò che viene sottoposto all'elaborazione degli Spagirici(52) si può ridurre, non difficilmente, al dominio della meccanica, vale a dire ai movimenti, alle leggi e alle proprietà delle figure. Quindi io non giudicherò mai degni di elogio nè i fisici meccanici che rifuggono, come da cose larvate, dagli esperimenti e dalla terminologia chimica, mercè cui molte cose si possono acconciamente esprimere e determinare; nè i chimici che hanno in non cale le discipline matematiche e vorrebbero esaminare ogni cosa al fuoco e alle esperienze dell'arte, quasi che nulla esistesse fuori dei loro principii o che i singoli e varii aspetti delle cose naturali dovessero prendere incominciamento da loro; il che dimostrano essere falso e causa di moltissimi errori, molti argomenti tratti dalla meccanica e certe proprietà dei principii chimici, inesplicabili senza l'uso della meccanica.
| |
Spagirici
|