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      Tuttavia io non negherò per questo il nome di sali ai composti salini benchè non siano indivisibili, benchè nelle loro molecole abbiano sortito una configurazione diversa da quella che richiedesi nelle particelle prime e benchè sappiano di qualche mistura di corpi eterogenei; e ciò per verità nessuno giudicherà come fuori di proposito, quando osservi che i vocaboli desunti dal volgo furono prima applicati ai composti che ai principii dei composti, indi tosto, per virtù di dottrina, riferiti da quelli a questi e che quindi i composti godono di un certo quale privilegio, la cui mercè vengono chiamati con gli stessi nomi dei componenti. Si dicano dunque sali (per me è lecito) e le particelle prime dei sali e qualsiasi loro aggregato, purchè consti di questa differenza, e con questo patto: che il significato maggiore sia per le particelle prime e convenga alle altre solamente per la prevalenza o la partecipazione.
      XI. Abbiamo detto che le particelle indivisibili hanno qualcuna (purchè sia semplice) di quelle figure che sono racchiuse entro superfici piane, ma non determinammo quale dovesse essere nella specie. Vero è che non poteva determinarsi se non genericamente, poichè non è inerente a tutte le particelle saline una figura specifica unica, ma varia secondo la diversità dei sali. Quindi è che nell'idea generale del sale non si potè far uso di una determinazione speciale di schema; tuttavia noi ci allontaneremo dalla generalità quando tratteremo delle diverse specie di sali primigenii.


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Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1914 pagine 188