Basti dunque che ci argomentiamo di ritrarre qualche vantaggio dalle cose perfettamente conosciute, lasciando ai diligenti indagatori della natura la gloria di ritrovare quelle cose che ancora sono possibili.
XX. Gli schemi che più sopra accennammo come appartenenti ai sali primigenii esistono senza dubbio e si riconoscono ordinariamente per mezzo delle osservazioni; non così, in generale, quelli che riteniamo scolpiti nelle particelle prime dei sali. Ce lo dimostrano, principalmente in quanto all'allume e al nitro, certe non so quali varietà, evidenti nei loro cristalli, e il facile sciogliersi delle figure, onde constano, in altre più semplici; e in quanto al nitro, risultando l'esagono (che è la sua figura più naturale) di sei triangoli equilateri con i suoi vertici concorrenti in un centro unico, e perciò constando il prisma esagono di sei prismi triangolari di base equilatera, si può dubitare se la particella prima del nitro è un prisma retto la cui base sia un triangolo equilatero piuttosto che esagono; imperocchè nell'uno e nell'altro modo si soddisfa al fenomeno. Ma, poichè si osserva che non sempre le colonne del nitro poggiano sopra una base esagona, bensì talora semiesagona, talora romboica, talora romboidea e rarissimamente triangolare, sembra almeno più probabile che la configurazione prima del nitro appartenga piuttosto al triangolo equilatero che all'esagono; imperocchè le varietà paiono provenire da ciò, che se due prismi triangolari si riuniscono scambievolmente, allora la base è romboica; se tre, è semiesagona; se poi se ne congiungono sei, acconciamente, ne risulta per base un esagono intero.
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