123) e recante un trapezio regolare; il che può essere una qualche proiezione della piramide dell'allume, non già assolutamente dell'ottaedro. Adunque, e la semplicità della figura, e le aberrazioni dall'ottaedro persuadono che la particella prima dell'allume è piuttosto una piramide di base quadrata, le cui singole quattro facce sono altrettanti triangoli equilateri.
XXII. Per ciò che spetta al sale comune e al vetriolo, essendo i loro schemi semplicissimi e molto facilmente risolvibili, in parti simili al tutto, non c'è ragione di credere che vi sia una configurazione nelle particelle prime e un'altra configurazione nei cristalli, ma è d'uopo ritenere, con certezza, che vi sia in entrambi una figura identica.
XXIII. A togliere poi ogni dubbio che dall'esame delle figure, le quali si osservano nei cristalli dei sali primigenii, sorge nei meno perspicaci, devesi notare che i corpi stessi, configurati in un determinato modo, possono, per tre cause sopratutto, presentare agli occhi nostri diverso il loro aspetto, cioè: 1° a seconda della differente posizione relativamente all'occhio, o, per usare di un termine di ottica, a seconda della diversa proiezione; 2° per l'imperfezione dello schema che non ottiene il suo compimento; 3° per l'irregolare aggiunta fatta a qualche parte. Così, secondo la diversa proiezione(58), avviene che l'ottaedro dell'allume appaia un quadrato, qualora cioè il raggio visivo passi per i due angoli opposti; se poi cade perpendicolarmente sulla sezione comune dei due piani nel loro punto medio, passando insieme per il centro, dà immagine di un rombo; e finalmente, se è perpendicolare a qualcuna delle facce triangolari e passa per il centro, appare un esagono; nei quali tutti diversi aspetti, le ineguaglianze dei lati o degli angoli avvengono a seconda che la posizione del cristallo rispetto all'occhio si scosta più o meno dalle cose anzidette.
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