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      Inoltre ognuno degli angoli piani costituenti il solido è retto, e ciascuna linea, sezione comune dei piani, poggia sulle due rimanenti ad angoli retti, onde ne segue che ognuna di esse insista perpendicolarmente sul piano, sul quale giacciono le altre due. Da ciò pure consegue che i piani racchiudenti il solido cubico s'innalzino vicendevolmente a se stessi, se sono contigui; se no, paralleli. L'angolo solido adunque non consta solo di angoli retti, ma anche di linee reciprocamente perpendicolari, e le inclinazioni dei piani e gli angoli delle linee poggianti sui piani sono retti, di modo che tu nulla rinvieni nel cubo che non partecipi di questa dirittura. Poichè dunque l'angolo solido del cubo o del sale muriatico consta di tre retti, ne segue che esso si compone di tre quarte parti di quattro retti, cioè di 270 gradi; alla quale misura sono quindi da conformare tutti gli altri angoli solidi che si rinvengono nelle figure dei sali primitivi, imperocchè come nella geometria piana ogni angolo si riduce a 90 gradi, che è la misura dell'angolo retto, così, anche parlando degli angoli solidi, tutti vogliono riferirsi all'angolo del cubo, nel quale caso è, tra le altre figure piane, il quadrato il cui angolo è retto, e, tra le altre figure solide, il cubo, il cui angolo è di 270 gradi.
      CXXVIII. Il prisma del nitro, essendo triangolare ed equilatero, e peraltro retto, è racchiuso fra tre parallelogrammi, e questi, per la dirittura del prisma, rettangoli; ad entrambe le basi poi è chiuso da due triangoli equilateri.


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Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1914 pagine 188