And Dominic Guglielmini, in a Dissertation on Salts published in 1707, says, in a trae induttive spirit,
Nature does not employ all figures, but only certain ones of thoses which are possible; and of these, the determination is not to be fetched from the brain, or proved a priori, but obtained by experiments and observations". And he speaks with entire decision on this subject: "Nevertheless since there is here a principle of cristallisation, the inclination of the planes and of the angles is always constant". He even anticipates, very nearly, the views of later crystallographers as to the mode in which crystals are formed from elementary molecules. From this tiwe, many persons laboured and speculated on this subject", ecc.
L'importanza delle cose cristallografiche del Guglielmini erano state fatte notare, forse per la prima volta, dall'anonimo nella biografia premessa al volume: Trattato della Natura dei fiumi, edizione dei Classici, Milano 1821; a pag. XVIII questo anonimo scriveva:
Abbiamo nondimeno alcuni monumenti che ci attestano la facilità(82) colla quale attendeva il Guglielmini oltre l'idraulica ad altri parti di fisica e di matematica. Tali sono le sue riflessioni sulla figura dei sali, ch'egli stese primieramente in un discorso recitato nell'Accademia filosofica di monsignor Marsigli, e su cui ritornò dopo quindici anni in una dissertazione epistolare stampata in Venezia nel 1705. Le sue vedute in questa materia sono, che i principj costituenti di alcuni sali hanno figure costanti ed inalterabili, tra le quali assegna il cubo, il parallelepipedo romboidale, il prisma triangolare, la piramide quadrangolare e qualch'altra.
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