173, e più a lungo il Bossut nel suo Cours complet de mathématique-hydrodinamique, Paris 1810, t. II, in-8°, pag. 445: "Questo Trattato, egli dice, che ebbe al suo tempo la più grande celebrità, merita ancora oggi l'attenzione degli scienziati idraulici; ed Eustacchio Manfredi ne ha arricchito le ultime edizioni di note istruttive".
Aveva cominciato un secondo volume del suo libro Trattato dei fiumi e due altre opere: l'una De febribus e l'altra De methodo medendi(100).
11. De Sanguinis natura et constitutione exercitatio Physico-medica. Venet. 1701, in 8°. Ultrajecti 1704, in-8°.
È l'unico lavoro di Guglielmini citato dal Gmelin nella sua Geschichte d. Chem., 1799, t. II, pag. 415.
Il Guglielmini tentò di dimostrare che il sangue contiene una materia combustibile che designò col nome di solfo e che è per la decomposizione di questa materia che il sangue fornisce negli organi secretori ora un liquido acido, ora un liquido alcolico.
Guglielmini, dice Milne Edwards, il quale ricorda il Nostro nelle sue Leçons de Physiol., t. I, pag. 142, constatò pel primo dei sali cristallizzabili nel sangue.
Guglielmini fece un'altra osservazione importante relativamente al sangue. Esaminando il coagulo al microscopio riconobbe la presenza dei globuli rossi del sangue mescolati ai filamenti biancastri (fibrina) precedentemente osservati dal Malpighi e da altri fisiologi alla fine del sec. XVII.
12. Pro Theoria Medica adversus Empiricam sectam praelectio habita Patavii, dum à Mathematicarum scientiarum Cathedra ad primam Theoreticae Medicinae transitum fecit.
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